martedì 31 gennaio 2012

Tempi di posa

E' arrivata anche qui la tanto minacciata - o sospirata - neve.
Prima insignificanti e timidi, ora sempre più insistenti, i fiocchi veleggiano.
"Mamma, quanto ci vorrà perché la neve diventi tanta?" Ci vuole pazienza, anche la neve ha i suoi tempi di posa.








lunedì 30 gennaio 2012

E-time


Certi cambiamenti mi piacciono: innovano, stimolano, strappano alla noia, arricchiscono lo spirito.
Sento già l'odore dei tesori immensi contenuti in questo piccolo oggetto, il piacere di sfogliarlo a mille e mille pagine in onore della mia pigrizia.
E' il culto della lettura che si perpetua, dalla tavoletta di pietra al papiro alla carta ai pollici.



domenica 29 gennaio 2012

Un'idea di freddo


Di neve qui non se ne parla - e sottovoce dico per fortuna! - ma la giornata è grigia e gelida alla mia percezione. Non per mia figlia che scorrazza in casa in maniche corte e vorrebbe andare al parchetto.
Ognuno ha la sua idea di freddo.



venerdì 27 gennaio 2012

Richiami

Stamattina ho freddo, l'astinenza da scatto mal si si concilia con il grigiore che attraversa le finestre.
Allora mi muovo in casa in cerca di spunti che nel quotidiano non mancano mai.
Pochi richiami che scaldano il cuore.




giovedì 26 gennaio 2012

La fotografia in testa

Qualche mese fa ho avuto l'occasione - non felice, dato che la mia macchina era a riparare - di usare una reflex diversa. Un modello più vecchio ma comunque superiore al mio.
L'esperienza è stata divertente e soprattutto mi ha permesso di studiare alcune dinamiche che non avevo ancora scoperto e che poi, quando la Nina è tornata a casa, ho potuto mettere in opera anche con la mia attrezzatura.
La morale, la solita, è che non conta la macchina quanto la foto che hai in testa.





mercoledì 25 gennaio 2012

Scene da un matrimonio

L'idea di fotografare un matrimonio, questo matrimonio, mi ha da subito entusiasmato. La cosa più divertente è stata che potevo fare quello che volevo, imporre il mio stile invece che assecondare i desideri dei clienti. Va da sé che comunque le mie idee sono state ben accolte dagli sposi, che mi hanno seguito nelle situazioni più strane. 
Quella più imbarazzante per loro (almeno per lo sposo, mio fratello) ma più interessante per me è stata la street. Subito dopo la cerimonia li ho portati nella via più frequentata della città e gli ho fatto fare un paio di vasche. Gli effetti sulla gente ve li lascio immaginare.







lunedì 23 gennaio 2012

Il tocco rosa


Ci sono occasioni in cui si è molto soddisfatti di ciò che si ottiene con le proprie fotografie. Ieri è stata una di quelle occasioni, il lavoro in camera chiara ha prodotto esattamente ciò che vedevo mentre io e mia figlia giocavamo alla ballerina e alla fotografa.
Mai mettersi dei limiti però.
Riguardando ancora gli scatti grezzi mi sono chiesta cosa sarebbe accaduto se su alcuni ci avessi lasciato il colore.










domenica 22 gennaio 2012

Ballerina sogna

Già da qualche giorno, da quando lei si è immaginata e poi vista nel suo nuovo tutu, pronta ad affrontare la grande avventura della scuola di danza, ho desiderato questo set.
Mi aveva promesso che si sarebbe prestata e così è stato, tra un balletto e l'altro, tra un "adesso guardarmi senza fare foto" e l'altro.
Ballava sulle nuvole ed io con lei.





sabato 21 gennaio 2012

Pensieri in transito


Una piccola stazione, usata ancora per brevi spostamenti intorno alla provincia, rivela le sue antiche storie.
Telefoni che non usa più nessuno, panchine solcate dal punteruolo del tempo, vecchi, in attesa di treni che non passano più, che raccontano la loro vita in una sola posa.


venerdì 20 gennaio 2012

A caccia della nebbia


Sono uscita di casa presto e abbastanza in fretta per timore che il sole la dissolvesse e sono andata a cercarla, la nebbia. Perché è di una vera caccia che si tratta. La vedi da lontano e pensi che lì, dove c'è l'albero, comincia il nebbione. Perciò cammini e arrivi all'albero ma ti accorgi che invece è più in là, forse dove c'è quel lampione. E via verso il lampione. Niente, è ancora più in là.
Tutto questo solo per il desiderio di fotografare "dentro" la nebbia.
Allora ti chiedi come funziona. La nebbia avvolge senza riempire?








giovedì 19 gennaio 2012

Troppo in fretta


Sta crescendo, sta cambiando, non lo riconosco più. E' cambiato lo sguardo, la luce negli occhi, ci parliamo senza capirci.
Perciò mi dico che ho fatto bene a fermarlo ogni tanto. Come qui.







mercoledì 18 gennaio 2012

Prove d'inverno


Il paesaggio che si è presentato stamattina ai nostri occhi, incantati quelli di mia figlia più preoccupati i miei, aveva tutto della straordinarietà.
Un velo bianco ricopriva ogni cosa ma ovviamente non era neve - l'inverno ha deciso che la neve può aspettare - era ghiaccio. 
Spine e merletti di ghiaccio ovunque, immagini che strappano lo scatto dalle dita, da fermare a qualunque costo.
E' bastato il timido sole del mezzogiorno a far dileguare tutto.





martedì 17 gennaio 2012

Les enfants terribles

Questa serie di scatti, che risale a qualche mese fa, rappresenta per me il meglio del rapporto mamma/macchina fotografica/figli. E' la somma tra la mia voglia di fermare i loro momenti di vita e la loro disponibilità ad adattarsi al gioco con regole al di fuori dei loro canoni ma senza perdere di spontaneità.
Una di quelle occasioni in cui il risultato rispecchia esattamente le aspettative.
"Vi volevo così". E in fondo loro sono così.








lunedì 16 gennaio 2012

Niente neve

E' un inverno fortunato per me, meridionale ben integrata al nord tranne che per il freddo. Arrivare a metà gennaio senza aver visto la neve è un contratto su cui metterei la firma, è una sensazione che mi riporta ai miei inverni adolescenziali.
Niente neve, dicevo. Neanche come spunto per nuovi scatti. Chissà come l'avrei fotografata quest'anno, la neve. Fotografarla è un modo per affrontarla, aggredirla, domarla, asservirla alle mie visioni, accettarla.
Ai nostalgici dedico qualche ricordo degli anni passati.







domenica 15 gennaio 2012

Non è come credi

Per strada capita di vedere una scena e di immaginarla come la rappresentazione di una realtà "altra", diversa dalla realtà semplice. "Vedo" come chi guarda attraverso il mirino anche quando non ce l'ha.
Il passo successivo è trasformare lo scatto in ciò che è la mia interpretazione della realtà.


sabato 14 gennaio 2012

Passo a due

Ho passato un periodo in cui per strada cercavo sempre di fotografare le persone da vicino, molto da vicino, pensando così di coglierle in un'intimità riservata a pochi. Non è cosa semplice e tuttora mi cimento in questa forma di rapina dell'anima, ma ora ho cominciato ad allargare lo sguardo in modo da contestualizzare l'intimità della gente. Effetto voyeur.




C'era la primavera

e prima di andare via mi promise che sarebbe tornata molto presto



venerdì 13 gennaio 2012

Una nuova camera chiara

Da ragazza, quando andavo in giro con un'analogica che mio padre aveva comprato da non so più quali "russi", sognavo di mettere su una camera oscura. Compravo libri sull'argomento, facevo calcoli, progettavo.
Forse sono stati i calcoli a frenarmi, non avevo i soldi per comprarmi l'attrezzatura. Però i libri li ho ancora.
Ogni volta che apro Lightroom penso che adesso ce l'ho la mia camera oscura, solo che si chiama chiara.
Giusto ieri, perché sono curiosa e perché certe cose mi piace sempre vederle in


Anno nuovo, nuovo blog



E nuovi viaggi.
A Capodanno normalmente non siamo tra quelli che si alzano tardi per magari rimettersi subito a tavola, nonostante le gozzoviglie della sera precedente. Di solito a Capodanno facciamo una gita.
E quest'anno ci siamo detti "Andiamo a Ferrara!", che si sa non è lontana da Modena ma quando programmiamo una gita spesso decidiamo di andare fuori regione.
Eccoci quindi a Ferrara. Strade timidamente frequentate da pochi turisti e qualche ferrarese che aveva deciso di digerire al sole il cenone di San Silvestro.
E poi - tanto a chi dobbiamo rendere conto? - via su quella lunga strada che porta al mare. Comacchio.