venerdì 27 aprile 2012

Il Banco vince

Lasciatemi ancora dire di 25 aprile, di liberazione e di Modena. E del Banco del Mutuo Soccorso.
Imperdibile questo concerto - per gli altri, non per me, costretta ad andare via neanche a metà a causa di una figlioletta poco comprensiva - tenutosi gratuitamente nella bella Piazza XX Settembre sempre nell'ambito della Festa per Tutti.
Ero un'adolescente quando, anche grazie agli indottrinamenti degli amici più grandi, mi nutrivo di rock e cantautori.
L'incredibile voce di Francesco di Giacomo è sempre la stessa. La mia posizione rispetto al palco un po' sfigata però ravvicinata.











giovedì 26 aprile 2012

Bella ciao o Bella belinda?

Qualcuno mi smentisca e sarò contenta di essermi sbagliata, perché ieri, tra gli eventi modenesi per festeggiare il 25 aprile, ho assistito solo alla parte centrale del concerto della banda cittadina e non so nulla del prima e del dopo.
Comunque, canticchiando sugli splendidi temi di Simon & Garfunkel e sorridendo sulle note di un Gianni Morandi sempreverde, abbiamo atteso invano di cantare a squarciagola Bella ciao, chessò magari di indovinare il testo di Fischia il vento. E trattenere - inutilmente - le lacrime all'Inno di Mameli (ma questo l'hanno suonato, io non c'ero ma non può essere che non l'abbiano suonato).
Mi sarebbe piaciuto raccontare ai miei figli di 25 aprile e di liberazione anche con i mitici canti dei partigiani.







martedì 24 aprile 2012

Quarto stato

Qualcuno non ha in mente quella famosa immagina di uomini e donne in corteo che ho scoperto finalmente essere un quadro di Giuseppe Pellizza? Googleggiate che la risposta arriva subito.
Beh, ogni volta che partecipo ad una manifestazione di lavoratori con anche l'intento di documentarla fotograficamente, il mio sogno è riprodurre quell'immagine. Per nulla facile, troppe cose sono cambiate dall'abbigliamento fino allo spirito.
L'ultima manifestazione che ho documentato è questa.
Allora, spulciando tra le varie possibilità, ecco la mia interpretazione moderna di  quarto stato.




lunedì 16 aprile 2012

Sport da ragazzi

Fanno una gran tenerezza questi ragazzi, che qui hanno 12-14 anni, mentre si preparano alla gara, si concentrano, ascoltano l'allenatore, partono e lottano. Forse perché sono ancora e soprattutto figli (non tutti miei! uno solo è il mio).
Comunque, è ricominciata la stagione e ogni tanto mi scapperà di parlare di loro.









mercoledì 11 aprile 2012

No Instagram? No party!

Ebbene sì, comincio a sentirmi parte di una minoranza alquanto discriminata.
Non ho l'iPhone e neanche Instagram. Ho uno smartphone bello elegante funzionale e ben funzionante, con una fotocamera discreta e tantissime app dedicate alla fotografia ma nessuna che si chiami Instagram. Per giunta non ha neanche Android come sistema operativo così da poter finalmente entrare nella schiera molto trendy degli utilizzatori dell'ormai mitica app.
Lo smartphone non è sicuramente la mia fotocamera principale - io giro con la Nina appesa al collo - ma qualche volta è divertente e soprattutto pronto all'uso. E ultimamente ho cominciato a leggere di tante iniziative, che un pochino lo ammetto mi stuzzicavano, dedicate agli instagramers e da cui sono di fatto esclusa. E vabbé.
WinPhoniani di tutto il mondo, unitevi!
Qualche tempo fa, per piacere di sperimentazione, mi sono appunto dedicata agli scatti con lo smartphone elaborandoli direttamente con un paio di app. Alla faccia di Instagram.










giovedì 5 aprile 2012

La primavera si nasconde

Dietro una nuvola, dietro la sua timidezza.
Tra le gocce di pioggerella, nell'uggia che profuma. Di primavera. 
E non ha fretta di rivelarsi.










domenica 1 aprile 2012

Se l'occhio è quello di un bambino


Mettete una macchina fotografica, magari compatta, in mano ad una bambina di sei anni e vi svelerà il suo mondo.
Ecco appunto, lei scatterà tutto ciò che attira la sua attenzione. Perché questo e non quell'altro, è solo il suo modo di vedere e di interpretare, di trasmettere.
Questo è un estratto dai tantissimi scatti, frutto del rapporto tra Virginia e la Patty. La macchina era impostata in automatico, ho preferito che si concentrasse sulle scene e sulle inquadrature: c'è un tempo per ogni cosa. Nessuna postproduzione e nessun taglio: nature.
Naturalmente c'erano anche le sue mani, i suoi piedi, mamma papà e fratello: ve li risparmio.