A pensarci bene suona paradossale parlare di esperimenti con la pellicola quando il mondo è in mano al digitale. Insomma, di solito vogliamo provare cose nuove, cimentarci con l'avanguardia.
Invece adesso io affronto la fotografia analogica, come quando avevo 18 anni e scattavo però inconsapevole. Un notevole passo però indietro. Nel tempo.
Qui avevo già presentato la mia nuova amica. Ora mi godo i primissimi risultati e rifletto.
La pellicola è fatta di attese, è un lungo poema da leggere lentamente, da rimuginare, immaginare. E' davvero pre-visione di soggetti e inquadrature, gestazione, sorpresa, buoni propositi, progetti a lungo termine.
Il mio viaggio è appena cominciato.
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