Modena è viva più che mai questo sabato pomeriggio post-terremoto. Il centro brulica di negozi aperti, di mercatini e locali affollati. La gente cammina, si parla, si abbraccia. Modena non vuole avere sempre paura.
Velocemente sono stati raccattati i cocci, ripulite le strade. Subito è stato fatto ripartire l'orologio del Municipio, fermo sulla prima scossa del 29 maggio.
Resta il nastro, bianco e rosso, una benda sulle nostre ferite e sulla nostra storia.
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