Uno dei ritratti a cui sono più affezionata, rubato ma non troppo. Risale ormai ad un paio di anni fa e mi trasmette tutta l'intensità della persona che vi è raffigurata.
Lo zio che quando ero una bambina mi portava al cinema ed assecondava ogni mio desiderio, fossero patatine o gelati, era esile ma forte e saggio. Discreto nella sofferenza degli ultimi anni, estremamente vitale per la sua famiglia e nella lotta alla malattia.
Adesso che ha ceduto e deciso di riposarsi, io lo ricordo così.
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